Banche: Bossi (Cherry), ottimo lavoro su Npl ma regolatore Ue chiede di piu’.

Soglia 5% per crediti deteriorati lordi è ‘molto forte’ (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Cernobbio, 07 sett – ‘Le banche hanno fatto un eccellente lavoro di pulizia dei bilanci dagli Npl, ma il regolatore europeo chiede sempre di piu’. Le ultime indicazioni informali dicono che il rapporto tra crediti deteriorati lordi e crediti complessivi non deve superare il 5%, una cifra che comporta secondo me una modifica dei business model delle banche’. Sono le osservazioni di Giovanni Bossi, ora fondatore della piattaforma Cherry, dopo essere stato per anni alla guida di Banca Ifis. Gli istituti italiani partivano da un 10-15% e adesso stanno scendendo tutte, ma ‘il 5% lordo è un livello molto forte”, anche perché una banca potrebbe avere un business model che le consente di accantonare le somme per avere soglie più alte, rileva il manager a margine del Forum Ambrosetti. ‘Sappiamo che ci sono state molte discussioni su questo tema, ma alla fine la scelta è stata quella di lavorare sull’indicatore lordo’, aggiunge Bossi che si attende, a fronte di una congiuntura economica non favorevole, la possibilità di ‘una nuova generazione di flussi di Npl da qui in avanti e quindi molti portafogli di crediti deteriorati che arriveranno sul mercato. E’ una valutazione condivisa’. E’ intanto sulla rampa di lancio Cherry, ‘una piattaforma che coniuga tecnologia e competenze creditizie, immaginata e realizzata per farne uno spazio per riscrivere i processi del credito nel mondo finanziario, utilizzando i dati e l’intelligenza artificiale. L’obiettivo è di offrire a chi ha in mano crediti deteriorati la possibilità di determinare con maggiore precisione quando recupererà del credito e quanto ne recupererà’.

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