Lo stock complessivo di crediti deteriorati in Italia, tra quelli ancora nei portafogli delle banche e quelli passati nei portafogli degli investitori, ha raggiunto i 340 miliardi di euro nel 2020 (di cui 54 miliardi di sofferenze ancora sui bilanci bancari, 55 miliardi di Utp e 5 miliardi di scaduti) , ma nel 2021 potrebbe salire a 389 miliardi di euro e addirittura toccare il record storico di 441 miliardi di euro nel 2022. Lo calcola Banca Ifis nel suo ultimo Market Watch diffuso ieri (si vedano qui il comunicato stampa e qui lo studio completo), che ha mappato transazioni per 37,7 miliardi di euro lordi nel 2020, di cui 9 miliardi lordi su Utp, e che stima transazioni su deteriorati per almeno 40 miliardi di euro nel 2021.
Il calcolo di Banca Ifis sulle transazioni 2020 per circa 38 miliardi è una cifra inferiore agli oltre 42 miliardi mapparti da BeBeez (si veda qui il Report 2020 su Npl e altri crediti deteriorati, nella sua ultima versione, aggiornata con gli annunci arrivati nelle ultime settimane, ma ancora relativi a operazioni del 2020, disponibile per gli abbonati a BeBeez News Premium). Ma è possibile che la differenza sia dovuta al fatto che alcune operazioni mappate da BeBeez non si siano ancora effettivamente concluse, sebbene siano state annunciate 40 mld npl
ufficialmente. Quanto al futuro, a inizio anno BeBeez aveva censito almeno 18 miliardi di euro di operazioni in arrivo quest’anno, mentre Banca Ifis a oggi ne ha censite per un totale di 30 miliardi (nel 2020 ma anche qui le differenze sono dovute sostanzialmente a differenze di contabilizzazione delle operazioni annunciate) e appunto stima che a fine anno si arriverà almeno a 40 miliardi complessivi.
La previsione è poi che nel 2022, per effetto della crisi Covid-19 oltre che per la necessità di allineamento al target europeo (NPE ratio al 5%), i flussi in cessione si manterranno elevati. In crescita anche le operazioni su portafogli Utp, con circa 24 miliardi di cessioni stimate: 12 miliardi nel 2021 e altrettanti nel 2022. Il mercato secondario confermerà la sua maturità, contribuendo per il 29% nel corso del 2021 al totale delle transazioni (23% la quota scambiata nel secondario nel 2020).
tasso deterioramentoSecondo Banca Ifis, infatti, ci sarà un peggioramento dei crediti nei bilanci bancari, con un tasso di deterioramento medio che salirà dal 2,6% del 2021 al 3% del 2022, prevalentemente per effetto del default dei crediti relativi al comparto imprese, con circa 80 miliardi di euro di nuovi flussi di deteriorati nel biennio 2021-2022. Tuttavia, non dovrebbe essere raggiunto il picco registrato nel 2013 (4,5%); nel corso 2020, il default rate è rimasto invariato rispetto al 2019 (1,1%) soprattutto per effetto degli interventi pubblici (moratorie, decreti ecc).
Quanto ai prezzi di cessione, dal 2017 al 2020 sono stati investiti oltre 50 miliardi di euro per acquisire circa 214 miliardi di euro lordi di portafogli di crediti deteriorati italiani. Sul fronte dei prezzi medi di cessione, Banca Ifis ha registrato un trend in netta crescita: a quota 31% nel 2020 (i 37,7 miliardi di euro passati di mano sono stati pagati 11,7 miliardi) dal 27,9% nel 2019, 25,8% nel 2018 e dal 18,9% nel 2017. In particolare, è salito al 36% dal 27% del 2019 il prezzo medio delle operazioni su Npl secured, soprattutto per effetto delle operazioni con GACS.
investimento 50 mld E’ salito poi al 30% dal 24% il prezzo dei portafogli misti secured e unsecured, mentre è decisamente crollato il prezzo dei portafogli UTP, sceso nel 2020 al 38% dal 56%, forse per effetto dell’aumento dell’offerta sul mercato di questa asset class. Stabili, infine, i prezzi di portafogli unsecured e misti prevalentemente unsecured, che nel 2020 si sono attestati al 7% dal 6% dell’anno prima.
Un ultimo appunto va poi fatto sulla performance delle GACS, che dal 2016 a oggi sono state 35 per un totale di 85 miliardi di euro lordi di Npl cartolarizzati. Banca Ifis ricorda che, a eccezione di due, tutti gli altri portafogli GACS hanno subito un calo delle performance per effetto della pandemia, come già riferito da BeBeez lo scorso novembre, quando erano stati diffusi gli ultimi dati dalle agenzie di rating Moody’s e Scope (si veda altro articolo di BeBeez)

Fonte: https://bebeez.it/2021/01/27/lo-stock-crediti-deteriorati-complessivo-sale-340-mld-euro-aumentera-altri-100-mln-due-anni-lo-calcola-market-watch-banca-ifis/